IL DIALETTO

 

 

 

 

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Verbi

   

 

I verbi si dividono in transitivi (attivi-passivi e riflessivi) e intransitivi.

Le coniugazioni dei verbi del dialetto tabarkino sono tre come in italiano:

verbi in are = ň (Parlň); in ere = e (Téme), in ire = ě (Partě).

 

Alla terza persona singolare, il verbo, anche col soggetto espresso, va sempre preceduto da u (maschile), a (femminile).

Es.: Maria canta = A Maria a cante

Il bambino gioca = U figgiö u zöghe

Che cosa fa il babbo? = Cuss’u fa u babbu?        -   Lavora = u travagge

Che cosa fa la mamma? = Cuss’a fa a mamma?    -   Cuce = a lŕue

 

Costruzione particolare: «I pescuŕi arrivan» = «Arrive i pescuŕi»

Il verbo con il soggetto plurale che lo precede si accorda normalmente, invece si mette alla terza persona singolare se il soggetto alla 3° persona plurale lo segue.

 

 

I due verbi ausiliari sono avŕi (avere) e ésse (essere):

Il verbo essere alla 3° persona singolare si fa precedere da l’ se iniziante con vocale.

Es.: E’ uscito il cane = Lč sciurtěu u can

Il cane č uscito = U can u lč sciurtěu

Oggi č festa = Ancö lč fčsta

Domani sarŕ festa = Duman saiň festa

 

Nei tempi composti, quando il verbo servile č seguito dall’INFINITO TRANSITIVO ATTIVO, si usa il verbo AVERE; se č seguito dall’INFINITO DI VERBO INTRANSITIVO si usa il verbo ESSERE.

 

 

 

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 ------>    Paradigmi verbali del tabarkino con i verbi PARLŇ, TÉME e PARTĚ    <------

 

 

 

 

 

 

Testi estratti da "DA TABARKA A S. PIETRO - Nasce Carloforte" di Giorgio Ferraro

 

 

 

 

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