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Gente di caruggi  -  Prûxetta

(Agostino Conte)

 

 

 

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Anche lui quasi autodidatta. Eppure aveva raggiunto un grado di professionalità tale che lo rendeva insostituibile disegnatore dell’officina Meccanurgica, per trent’anni (1935-1964).

 

Per inciso: in un paese come il nostro, privo di stabilimenti industriali, operavano due grosse officine meccaniche: la Meccanurgica e la Sacom. Ciò significa che il lavoro dei nostri operai era apprezzato fuori dell’isola, in industri specializzate che commissionavano espressamente i prodotti alle nostre officine.

 

Agostino Conte era valido realizzatore. Il “puverbiu” Prûxetta non rispecchiava certo la sua personalità (oltre tutto, il suo fisico era tutt’altro che di una piccola pulce). Che abbia guadagnato l’appellativo per il suo carattere costante, che ottiene quello che ha in testa, senza fare rumore? Può darsi.

 

Nella sua lunga vita (90 anni) ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità, nell’ambito delle associazioni religiose e civili: circolo cattolico giovanile e uomini cattolici; comitato di liberazione antifascista.

Nel 1956, fu eletto sindaco nelle elezioni comunali, quando la DC conquistò la fortezza di via Garibaldi, dopo cinquant’anni di assedio lento, ma penetrante. Alla solenne processione di S. Pietro, quell’anno, ci fu una novità: la partecipazione della Giunta comunale in forma ufficiale, con gonfalone, guidata dal sindaco. Il quale aveva stretta in vita la fascia tricolore. Prûxetta, dentro il nastro con frangia dorata e stemma della repubblica, fu gratificato dalla fantasia popolare con una similitudine: U pô l’êuu de Pasqua.

 

È dell’amministrazione Conte il gemellaggio di Carloforte con Genova (1957), presieduto dal sindaco Vittorio Pertusio, che rimase tanto affezionato all’isola ligure-sarda, di cui diventa cittadino onorario. Fu l’inizio dei ritrovati vincoli di sangue con la Liguria in genere e Pegli in particolare, culminati con i festeggiamenti del 1967.

 

I suoi studi si erano fermati al diploma della Scuola Politecnica, conseguita nel 1931. Ma il suo grande buon senso, arricchito dall’esperienza pluriennale, nei diversi campi sociali, fanno di Agostino Conte uno dei migliori amministratori che Carloforte abbia avuto.

 

Nel 1955, la sua alta professionalità gli richiese di trasferirsi a Cagliari, sempre dipendente della Meccanurgica, fino al 1968. Al rientro in sede, ormai pensionato, poté dedicare ancora meglio il suo tempo libero in attività di carattere sociale: consulenza tecnica, Opera Pia S. Vincenzo, Società Mutua.

 

Nel 1959, al Comune di Carloforte fu riservato l’onore di consegnare l’olio per la lampada votiva che arde perennemente presso la tomba di Cristoforo Colombo, a Santo Domingo. Anche questa cerimonia storica fu presieduta dal sindaco Conte. Che, dopo il sindacato, fu ancora eletto consigliere comunale (1960).

 

Per tutti questi meriti (e per altri che sarebbe lungo elencare), nel 1954 il Capo dello Stato, Luigi Einaudi, lo nominò Cavaliere al merito della Repubblica.

 

 

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Testi estratti da "GENTE DI CARRUGGI" e da "GENTE DI CARUGGI 2" entrambi di Daniele Agus

Alcune immagini sono prelevate da "CARLOFORTE, ISOLA DI SAN PIETRO" di Antonio Torchia

 

 

 

 

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