I Murici, i Fenici e la porpora di Tiro

 

 

Il Murice bocca rossa ha un labbro solcato da numerosi e delicati denti e possiede una colorazione rosso-arancio tanto piu' marcata negli esemplari adulti. Nel passato, questo mollusco veniva chiamato Purpura, e da esso i fenici prima e i romani dopo, estraevano una sostanza colorante, che utilizzavano per tingere le stoffe.

La materia prima per ottenere la porpora fu scoperta e utilizzata per la prima volta nella storia dal popolo dei Fenici, che la individuarono in alcuni molluschi marini del genere murex. Poiche' per ottenere pochi grammi di colorante erano necessarie parecchie migliaia di molluschi, la produzione della porpora fu riservata a una ristretta clientela.

I panni rossi di Tiro erano riservati ai Re, ai dignitari di corte, e poi ai patrizi e senatori romani. La scoperta della porpora rese i fenici ricchi e famosi e si suppone che la parola greca "Phoinike" derivi da "Porphyra" che significa Terra della porpora.

I Fenici estraevano gli animali dalle conchiglie e li facevano bollire in recipienti di piombo, ottenendo cosi' un liquido verde pallido nel quale, dopo il filtraggio, veniva immersa la lana che, messa ad asciugare al sole, a causa dell'ossidazione, assumeva una colorazione violacea: il color porpora.

Per molti anni il segreto della preparazione di questa tinta rimase gelosamente custodito dai Fenici; in seguito fu carpito dai Romani, ma la porpora di Tiro rimase la migliore per l'ineguagliabile colore che conferiva alle stoffe.