Estratto della relazione del prof. Parona sulla pesca del corallo a Carloforte

(Relazione fornita al Ministero di Agricoltura Industria e Commercio nel 1882/83)

 

 

"... a Carloforte paese laborioso quant'altri mai, trovai lieta accoglienza e mi incontrai con persone le quali tutte gareggiavano di gentilezze e mi furono di grande utilita' nell'effettuare le indagini necessarie.

Da questa borgata ebbi l'opportunita' di portarmi diverse volte, mediante una corallina, a visitare i luoghi di pesca del corallo e esaminare da vicino lo svolgimento della pesca e le attrezzature necessarie ad essa. In quegli anni le barche che vengono armate a Carloforte per la pesca del corallo sono circa 150, non sono barche di grandi dimensioni (3 o 4 tonnellate circa) armate da 5 o 6 persone di equipaggio; portano una grande vela latina e un fiocco (bulaccone) che puo' essere grande o piccolo a seconda dei casi.

Gli armatori Carolini prendono, quali marinai, giovani napoletani che giungono apposta a ogni stagione per occuparsi della pesca del corallo. Ogni anno giungono a Carloforte circa 200 giovani da Ponza, da Amalfi, da Torre del Greco, da Castellamare e vi restano per tutto il periodo della pesca, inoltre alcuni napoletani gia' da tempo si sono stabiliti a Carloforte e tutt'ora vi abitano con le loro famiglie attendendo sia alla pesca del corallo sia all'agricoltura e taluni armano per proprio conto le coralline non appena riescono ad accumulare le finanze necessarie."